Collezione privata
La rappresentazione pittorica di “Graghi IV” è caratterizzata da una continua e personale ricerca semiologica che comporta il rilascio di forme in tensione tra di loro dovute ad un transfert emozionale che si stabilisce tra pittore e tela e dunque un dialogo intenso e “tranchant” che inoltre prevede all’interno dei segni delle composizioni sequenziali cromatiche sfondate da un blu profondo, simbolo forte di devozione verso la pittura animistica.
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La représentation picturale de “Graghi IV” est caractérisé par une recherche continue et personnelle sémiologique qui implique la libération des formes de la tension entre eux en raison d’une transfert affectif qui se déroule entre le peintre et la toile, et donc une soutenue et “tranchante” qui fournit également des compositions dans les signes de séquentielle défoncé par une couleur d’un bleu profond, symbole fort de la dévotion à la peinture animiste.
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La representación gráfica de “Graghi IV” se caracteriza por una continua investigación semiológica y personales que implica la liberación de las formas en tensión entre ellos debido a una transferencia emocional que tiene lugar entre el pintor y el lienzo, y que por tanto, una sostenida y “mordaz” también proporciona composiciones dentro de los signos de la secuencia aplastados por un color azul profundo, fuerte símbolo de la devoción a la pintura animista.
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Nel quarto dipinto della serie Graghi l’artista Sabatino crea e trasforma con delle cromìe intense e decise questi fantasmi, la cui materia è costituita da paure ancestrali, facendole diventare creature autonome che vivono di vita propria. Nel primo Graghi i colori erano tenui sfumanti dal grigio all’azzurro: in “Graghi IV” il colore si impone e contende la supremazia alla semantica. Volendo citare Paul Klee :”Il colore mi possiede,non ho bisogno di tentare di afferrarlo. Mi possiede per sempre, lo sento. Questo e’ il senso dell’ora felice:io e il colore siamo tutt’uno. Sono pittore”. Ed e’ con questa consapevolezza piena che Sabatino affronta questa quarta tela:dando ai Graghi occhi per vedere, orecchie per ascoltare, tentacoli per avviluppare in un transfert pittorico ed emotivo che rende l’artista e l’osservatore libero dai Graghi stessi. Mi piace concludere questa riflessione con un’altra citazione di Klee che Sabatino riporta prepotentemente alla mente:”L’arte non riproduce cio’ che e’ visibile,ma rende visibile cio’ che non sempre lo e'”.
Questi i commenti degli internauti relativi a questo quadro raccolti da Facebook:
Francisco Dominguez Michele te doy al gracias por haberme incluido en esta obra que has etiquetado. Me parece una obra magnifica por el desarrollo de sus estructuras tan elaboradad en grupos (clusters) que seguramente cuentan con un simbolismo exprofeso. Me gusta el fondo que predomina al fondo (background) y por supuesto las figuras principales en grupos (foregound). Como dices tu caen dentro del genero de la pintura animista. Cada grupo, como tu lo afirmas dentro de los propios signos hay como subdivisiones que cobran vida o forma, independiente, de la que a su vez, forman los propios cadena simbolos. Un concepto por demas de vanguardia, con una personalidad, bien definida. Gracias Michele, por compartir, y te ruego me sigas compartiendo tu obra, por que me enriquece y me apaciona. Gracias una vez mas
Spazio, materia compatta
immagine fusa e cristallizzata
su sfondo Blu inglobante.
Di più e più blu, predomina
profondo blu malinconia.
La cosa che mi “affascina” è il fatto che all’interno di uno stesso dipinto ve ne sono altri cento.
Se si estrapolano porzioni, di forma e misura relativamente diversi, ognuna di queste contiene un “senso”.
Oserei dire che ogni tuo dipinto è polisemantico.
Complimenti!