Recensione dello scrittore Paolo Pappatà tratta dal suo blog:
http://www.baol70.com/ilfurtodellaluna/personale-pittorica-di-michele-sabatino/
Purtroppo oggi è l’ultimo giorno della sintetica ma interessante personale mostra di Michele Sabatino, architetto e pittore campano. Dalle apparenze cordiali e riservate, Michele rivela un sensibile vasto mondo interiore, illustrando i suoi quadri con accurata e appassionata disponibilità, non rifugiandosi in tecnicismi ma anzi dettagliando ogni scelta di colore o figura con toni e modalità che non possono non intrigare anche chi come me non é avezzo alla pittura se non per mero gusto individuale.
Un vissuto molto intenso, personale e travagliato, che non può non risentire della precarietà quotidiana, così drammaticamente attuale ai nostri giorni, sia socialmente che dal punto di vista sentimentale. Colori e forme illustratno percorsi interiori, con tono talvolta fiabesco se non poetico, in un narrato pittorico molto vivace emovimentato ma che non travolge lo spettatore.
Sabatino, come si legge nella efficace intruzione redatta da Massimo Maravalli, giornalista di Profili d’Italia, ”per il momento non è catalogabile in nessun ismo e, come da lui stesso dichiarato in alcune interviste, si puo’ definire un neoespressionista astratto“. Le sue opere denunciano non solo una affabulata e variegata cultura pittorica, ma anche la sofferenza anche personale per le pesanti materialità del mondo di oggi e il desiderio di un mondo se non più poetico, umano.
Oggi 30 aprile 2010, ultimo giorno, Via monteverde 57, Roma, presso i locali della associazione culturale Spaziodarte.